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GIMI "Seppuku" - Un tuffo nel dolore e nella rinascita

  • Immagine del redattore: Sonia
    Sonia
  • 13 mag
  • Tempo di lettura: 1 min

GIMI è un artista indie nato in Svizzera ma oggi di base a Parigi. Cresciuto come unico straniero in un piccolo villaggio svizzero, ha vissuto sulla propria pelle episodi di razzismo che hanno profondamente segnato la sua adolescenza. Quelle esperienze hanno acceso in lui il bisogno di esprimersi, prima attraverso la poesia, poi salendo sul palco scolastico con testi rap diretti e personali.


In Svizzera ha fatto parlare di sé con il brano Schwizer Pass, una critica potente e liricamente raffinata al processo di naturalizzazione, che ha mostrato fin da subito il suo talento nell'unire denuncia sociale e sensibilità poetica.


Negli ultimi anni, GIMI ha costruito un percorso musicale coerente e personale, caratterizzato da testi intimi e malinconici accompagnati da atmosfere strumentali dense ed evocative. Il suo sound mescola con naturalezza pop, rock, punk e rap, sfuggendo a qualsiasi definizione rigida. I progetti "O U T K A S T" e "O U T K A S T II" ne sono una chiara testimonianza: opere ibride, sincere, che mettono in mostra la sua evoluzione artistica e la sua voglia di superare confini sonori.


Con la sua nuova traccia Seppuku, spinge ancora più in là i limiti della sua musica. Il brano si apre con una crescita emotiva intensa, per poi esplodere in un potente drop pop punk che scuote e coinvolge. Il titolo – che richiama l'antico rito giapponese del suicidio rituale – è simbolico: più che una fine, rappresenta un atto di purificazione e rinascita. La canzone riflette il percorso interiore dell'artista, fatto di dolore, consapevolezza e desiderio di liberazione.






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