David Spitzfaden è un cantautore e polistrumentista appassionato e autentico originario della contea di San Diego in California, oggi residente a Los Angeles. Fin da piccolo, la musica è stata il suo linguaggio più autentico, influenzato da giganti del calibro di John Mayer, David Gilmour, Kenny Loggins, Stevie Ray Vaughan e Michael Jackson. Il blues-rock è la sua anima, ma la sua creatività lo spinge a esplorare territori sonori che spaziano dal neo-soul al southern rock, mescolando influenze e creando un sound personale e autentico.
Artista a tutto tondo, David non si limita alla chitarra e alla voce: padroneggia anche pianoforte, basso e batteria, rendendo le sue produzioni ricche e dinamiche. La sua carriera lo ha portato ben oltre i confini della California, facendolo esibire in festival e locali dall'Arizona all'Europa, toccando Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Canada. A soli diciassette anni ha autoprodotto il suo primo EP in studio, dimostrando una determinazione e un talento fuori dal comune. Di recente, ha prestato la sua chitarra alla cover di Someday at Christmas di Stevie Wonder, registrata da Lizzo per le festività.
Parlando del suo ultimo singolo Monsters, uscito il 28 febbraio, David racconta: "Ho scritto questa canzone per ricordarmi di fermarmi un attimo, di respirare. Di lasciarmi alle spalle ogni preoccupazione e concentrarmi solo sull'adesso. Il mondo può girare anche senza di me, almeno per una notte. È un promemoria che, credo, tutti abbiamo bisogno di tanto in tanto. Ho voluto usare strumenti reali il più possibile per dare alla traccia un'anima tangibile, e alla fine ho persino coinvolto un piccolo coro di sei persone per enfatizzare la melodia."
Monsters nasce dalla necessità di fermarsi, di trovare un momento di respiro in mezzo al frastuono della vita quotidiana. Con un sound intimo e avvolgente, il brano si sviluppa su una strumentazione prevalentemente acustica, che esalta la sua autenticità e il suo calore. La produzione è arricchita da dettagli sonori che evocano la tranquillità della natura: il canto degli uccelli, il fruscio degli alberi, suoni che trasportano l'ascoltatore in un paesaggio sonoro sereno, come se si trovasse in un bosco lontano dal caos della città. A rendere il tutto ancora più coinvolgente è la presenza di un piccolo coro di sei voci, che dona profondità e intensità emotiva alla melodia.
Comments