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Austin Gatus x Sophia James "Don't Want This to Change" - Romanticismo senza retorica

  • Immagine del redattore: Sonia
    Sonia
  • 17 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Austin Gatus è un cantautore indie-pop californiano dall'anima soul, romantico dichiarato e talentuoso sassofonista. Cresciuto in una famiglia musicale a San Diego, ha iniziato a suonare il sax a nove anni, poco prima di scoprire di avere la leucemia. Durante i tre anni e mezzo di cure, suonava in ospedale per distrarsi, dove ha incontrato i suoi idoli Dave Koz e Kenny G, diventati poi suoi mentori e amici. Guarito, si è laureato alla UCLA e ha iniziato a farsi notare per la sua versatilità come compositore, arrangiatore e performer. Ha aperto o suonato con artisti come Harry Styles (Coachella 2022), Rufus Wainwright, MAX, Two Friends, Kim Dracula, Kenny G, Dave Koz, Jessica Sanchez e Sophia James.


Proprio Sophia James (Top 11 ad American Idol come Sophia Wackerman) duetta con lui nel nuovo singolo Don't Want This to Change, una ballad R&B dalle sfumature jazz e retrò, guidata da chitarre delicate, tastiere piene di sentimento e una sezione fiati che lascia spazio alle loro voci vellutate, mentre il sax, che brilla soprattutto sul finale, scivola tra le parole con sensualità. Il brano racconta la magia e le sfide di una relazione a distanza, ispirata a una storia vissuta da Austin per oltre cinque anni.


La canzone è il primo estratto dell'EP "You’re My Muse" (in uscita a fine 2025), una raccolta di brani sull'evoluzione e il crollo di una relazione vissuta da lontano. È un disco che parla di crescita, rimpianti e nuove consapevolezze: anche l'amore più sincero può non bastare, se il tempo e le circostanze non sono giuste. L'EP mescola soul, jazz, indie-pop ed elementi orchestrali, con influenze che vanno da Tony Bennett a Laufey, passando per Charlie Puth e Bruno Mars.


La collaborazione con il produttore David Li ha dato nuova vita alla traccia, curando chitarre, basso, batteria e tastiere e contribuendo a quell'atmosfera calda e raffinata. Austin ha poi deciso di renderla un duetto per rappresentare entrambi i punti di vista nella storia; Sophia ha scritto la sua strofa e il ponte, in tonalità diverse per rispettare i loro registri vocali. Il risultato è un brano emotivo ma misurato, romantico ma senza retorica.



 



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