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Tim Gaudreau “Carry the Water (for Erin)” - La voce dell'indie impegnato




Carry the Water è un diamante grezzo e perciò ancor più autentico, da cui fuoriesce tutta la sincerità e la profondità di Tim, che dimostra ancora una volta di essere un artista romantico sia nel riscoprire una produzione musicale in qualche modo vergine, sia per i propri ideali e sentimenti.



Artista e ambientalista attivo


Tim Gaudreau è un eco-artista appassionato dell'ambiente e delle interconnessioni tra le persone e la natura. Lavora in collaborazione con colleghi, comunità e scuole che la pensano allo stesso modo per creare opere d'arte pubbliche destinate a sfidare il pensiero convenzionale e catalizzare l'azione sulle questioni ambientali. Il suo lavoro combina fotografia, video, nuovi media, grafica e scultura con umorismo e ironia per creare collaborazioni che sostengono una maggiore consapevolezza dei problemi ecologici e dell'empowerment. Ciò che fa avvia il dialogo su questioni sociali e ambientali e funge da ingresso per migliorare il rapporto degli uomini con la natura e considerare ogni impatto individuale.

Gaudreau vive e lavora nel suo studio sostenibile a Portsmouth, nel New Hampshire, in una fattoria con moglie, figlia, gatti e un numero sorprendente di cervi. Quando la sua regione stava da tempo soffrendo di siccità e la sua fattoria stava lottando senza acqua a sufficienza, ha deciso di partecipare a una preghiera dei nativi americani per l'acqua in coincidenza con la luna piena, guidata da un guaritore Lakota.

Il suo brano Carry the Water (for Erin) è stato scritto dopo questo avvenimento. “Ho scritto la canzone sulla mia amica Erin, con la quale ho avuto ricche conversazioni sul significato della vita, della spiritualità e su come affrontare il mondo con amore piuttosto che con paura. Poco dopo aver scritto la canzone, Erin è morta inaspettatamente” afferma l'artista.

Il contesto di fondo di tutte le sue canzoni è influenzato dal pensiero sul cambiamento climatico e sull'attuale tumulto politico negli Stati Uniti. Questi elementi potrebbero non essere a prima vista ovvi, ma c'è un forte filo conduttore in tutto il suo lavoro. Gaudreau è un artista da tutta la vita e ha sempre inserito in tutti i suoi lavori un senso di difesa e di esame delle questioni sociali e più nello specifico di quelle ambientali.


Socialmente impegnato e sentimentale

Durante il primo anno della pandemia ha scritto una canzone al mese; la quarta è in uscita per il 3 dicembre ed è una serie di 12 tracce, che usciranno con cadenza mensile. La musica che crea è generalmente cantautorato acustico, influenzato soprattutto da Neil Young e Bob Dylan. Difatti le sue composizioni si rifanno allo sterminato filone della musica folk-country tipica della tradizione americana.

Al di là del nobile e meritorio impegno sociale, molti lavori sono ammantati di un profondo sentimento. Infatti tra le canzoni più popolari nelle sue raccolte, come Longing Lost e Save the Day, traspare un dolce sapore di malinconia, e Carry the Water non fa eccezione in questo senso. Il brano ha un ritmo lento e posato, ma grazie alla voce calda e alle linee di chitarra acustica di Tim, riesce a estrinsecare ciò che di più bello può uscire da una persona profonda come il cantautore americano.

Sebbene la traccia non assuma mai un tono particolarmente accorato, la rilassante musicalità nelle strofe crea una melodia appassionante. Le strofe iniziali dimostrano subito (come del resto anche in altre canzoni) un timbro e una pasta vocale che non ha nulla da invidiare a illustri cantautori nella scena folk.

Poco dopo l'intro, ad accompagnare Tim in sottofondo vi è una preziosa voce femminile, una voce fine e accurata che va a intersecarsi con quella di Tim: un contributo vocale che dà alla canzone un senso di aureo. Un accompagnamento che sfocia nel ritornello dove Carry the Water tocca il punto melodicamente più alto.

Il ritornello risulta indimenticabile una volta ascoltato, per via della voce appassionata di Tim riempita in background da un dolce “ululato” femminile. Carry the Water è quindi un diamante non sgrezzato e perciò ancor più autentico, da cui fuoriescono tutta la sincerità e la profondità di Tim, che dimostra ancora una volta di essere un artista romantico sia nel riscoprire una produzione musicale in qualche modo vergine, che per i propri ideali e sentimenti.



 



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