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Posh “Plan B” - Un grido rock contro le discriminazioni

  Il terzo singolo estratto dal nuovo disco, Plan B, può vantare un livello di produzione che non ha nulla da invidiare a pezzi composti da band alternative rock anglo-americane più blasonate, e si contraddistingue per la particolarità della voce del vocalist, che ricorda in qualche modo quella di Brian Molko dei Placebo, riportandoci alle bellissime atmosfere alt rock di fine millennio


Un alternative rock ibrido: tra vintage e modernità

Posh sono una band indie alternative rock formata nel 2001, composta dal cantante e chitarrista Salvo Minnella, dal bassista Federico Salemi e da Alberto Minnella alla batteria e percussioni.    La loro musica possiede un’atmosfera pop britannica resa maggiormente complessa da un tono più grintoso e moderno presente anche nei loro testi, che trattano talvolta temi sociali spesso ritenuti scomodi. La voce morbida e melodrammatica crea melodie dal suono nostalgico e malinconico seppur molto orecchiabili, riuscendo a rendere facilmente accessibile la riflessione ai contenuti affrontati nelle loro produzioni. Durante il primo decennio del nuovo millennio, la band si è distinta per il suo sound profondo e malinconico. Nel 2007 hanno rappresentato l'Italia al prestigioso MIDEM festival (Marché Internatonal du Disque et de l'Editon Musicale), tenutosi a Cannes in Francia, presso il Palais des Festivals et des Congrès. Nello stesso anno hanno pubblicato il loro primo EP "Biancolilla", che ha guadagnato molta visibilità tra gli addetti ai lavori. Poi, nel 2009, il trio ha pubblicato "La Realtà Celata delle Cose", un album completo in Long Play. 


 Protagonisti d'importanti palchi nazionali e non, nel 2010 la band termina momentaneamente di produrre musica

Trascorsi dieci anni di silenzio, durante il periodo di pandemia del 2020 vissuto in Germania nella città di Duesseldorf, la band torna a creare e pubblicare musica optando questa volta per testi scritti in inglese, lingua più consona al proprio stile, aprendosi così ad un pubblico più eterogeneo. Nel febbraio 2021 riscaldano i motori e realizzano il singolo Running Up That Hill, cover della hit di Kate Bush che raggiunge più di 30.000 ascolti su Spotify nel giro di pochi mesi dalla sua pubblicazione.   Il 9 agosto 2021 viene pubblicato il primo singolo Mr. Anyone: il brano è la perfetta rappresentazione del workaholic (comportamento patologico di una persona troppo dedicata al lavoro e che pone in secondo piano la sua vita sociale e familiare) e della totale dipendenza dall'industria del denaro, tema principale della canzone.    Una società tossica, raccontata in testo e musica, che ha ormai perso il suo approccio genuino alla vita. Il singolo è tratto dall'album "Port Out Strarboard Home" che sarà interamente rilasciato alla fine del 2021.    L’11 settembre la band pubblica il secondo singolo Time Has Come, un brano che prende in qualche modo ispirazione dalla new wave britannica di fine anni ‘80, assimilandone il contenuto e trasformandolo in un concept più moderno e contemporaneo.    Il testo è un invito a prendere le giuste decisioni su base introspettiva senza condizionamenti esterni. Nello stesso mese, il magazine berlinese "The Further" li nomina band del mese, elogiandone le performance vocali, definendo la composizione dei brani brillante e malinconica e infine nominando il singolo Time Has Come come il migliore in tema alternative rock rilasciato nel mese di settembre 2021.


Un argomento troppo spesso dimenticato

L'11 ottobre è uscito Plan B, il terzo singolo estratto dal nuovo disco, che affronta il tema del bullismo e delle discriminazioni in generale, I Posh hanno dichiarato di aver voluto mettere in risalto la questione albina e quanto succede in Africa, soprattutto in Tanzania, dove il problema è così forte che le persone con albinismo vengono perseguitate, da qui nasce l’ispirazione per il brano.   Nel videoclip, di alta produzione e realizzazione, sono illustrate delle scene in cui un giovane ragazzo albino subisce atti di discriminazione, emarginazione e bullismo.     Plan B può vantare un livello di produzione che non ha nulla da invidiare a pezzi composti da band alternative rock anglo-americane più blasonate, e si contraddistingue per la particolarità della voce del vocalist, che ricorda in qualche modo quella di Brian Molko dei Placebo.   Il tema delicato affrontato richiede una certa sensibilità sonora che viene puntualmente rispettata tramite una tonalità a metà tra la riflessività e la voglia di ribellione.    La traccia musicalmente ha una solida struttura, con una sezione ritmica da subito accentuata che mantiene sounds altamente ritmici per tutta la durata, con una piacevole percussione. Il ritornello melodicamente molto ben realizzato è ulteriormente valorizzato da sottili, quasi impercettibili backing vocals che fanno la differenza.    Nel finale emerge tutta l’energia rock della band tra assoli di chitarre e batteria sempre più ficcante, un’impronta stilistica rinvenibile anche in altri brani dei Posh.   Tre minuti di grande musica ancor più apprezzabili se si riescono a inquadrare al meglio i numerosi dettagli strumentali e vocali tutti da scoprire.




 






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