SubLuminal è una band della Bayarea e il nuovo progetto di Stefano Corazza, ex Matildapunto. Tutte le registrazioni sono state effettuate nella foresta Marin. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerli meglio!
Com'è iniziato il vostro progetto musicale?
È iniziato durante la pandemia. Ho costruito uno studio di registrazione nel bosco di Marin a nord di San Francisco e ho ripreso a creare musica sette anni dopo i [45isdistance] (band di San Francisco formata da Stefano Corazza e JuanPablo Caceres con più di 60 concerti e un EP dal 2008 al 2014) e gli italiani Matilda (band di Pordenone formata da Stefano Corazza e Alessio Andrian, celebrata nella storia del rock italiano e con un album nel 2001).
Cosa significa il nome della band?
"SubLuminal" significa qualcosa che viaggia ad una velocità inferiore a quella della luce… come ad esempio il suono!
Cosa significa per voi fare musica?
L'obiettivo è quello di assimilare suoni, texture, timbriche che possano portare l'ascoltatore in luoghi e sensazioni difficili da spiegare a parole, come un viaggio mai banale e che usa strutture di canzoni non standard per avere sempre una componente di sorpresa. Cerco sempre di creare pezzi che abbiano uno sviluppo in qualche modo imprevedibile e vario, che catturino l'attenzione. Per il mixaggio dell'ultimo EP ho lavorato con Ben Cooper dei Radical Face, abbiamo mixato gli ultimi due pezzi dell'EP Life of Vera nel suo studio di San Francisco. Ben è un musicista incredibile e ha una conoscenza profondissima di come legare suono ed emozioni. Lavorare con lui è un'esperienza che mi ha insegnato tantissimo.
A chi vi ispirate?
La lista è lunghissima, dal post-rock dei Sigur Rós, Giardini di Mirò ed Explosion in the Sky al indie/lo-fi dei Freelance Whales e Ms John Soda alla composizione dei Radical Face, dal suono dei Mùm alla fluidità di Telepopmusik e Moby. Insomma, tanta Islanda!
Che progetti futuri avete?
L'obiettivo è un altro singolo quest'anno per completare l'EP "Life of Vera" (quattro brani in totale), e poi… un altro EP. Quella delle quattro canzoni è una formula che mi piace e mi permette di adattare lo stile nel breve termine. Ho lavorato con quattro diverse cantanti (San Francisco, Toronto e Los Angeles) nei due EP scegliendo la voce come fosse a tutti gli effetti uno strumento musicale che più di ogni altri determina lo stile e il mood del pezzo.
Il loro ultimo pezzo, uscito il 26 aprile, è Lilac Echoes And The Exquisite Resurgence Of Academic Drifting, cantato da una dolcissima voce con pianoforte e violini che creano delle armonie delicate, trasportando chi ascolta in paesaggi sonori eterei.
Trovi di più su stefanocorazza.org
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