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Waking Hours "Slow dancing"- Respiro lento tra spazio e vibrazione

  • Immagine del redattore: Emanuele
    Emanuele
  • 9 minuti fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Waking Hours è una band indie rock con sede nel sud del Minnesota, che ha iniziato a fare musica nell’inverno del 2022. I membri Liv Hedley, Hayden Tourtelotte, Henry Lundeen-Detisch e Conor Jolly suonano insieme dall’autunno del 2023


Con Slow Dancing, i Waking Hours mostrano una maturità sonora che va oltre la semplice etichetta alt-rock, costruendo un brano che vive di equilibrio e sottrazione. La traccia si apre e si sviluppa su una pienezza timbrica ben calibrata, dove chitarre stratificate e una sezione ritmica misurata non cercano mai di sovrastarsi, ma piuttosto di sostenersi a vicenda. Il risultato è un suono compatto, avvolgente, che dà l’impressione di espandersi lentamente nello spazio.



Dal punto di vista tecnico, colpisce la gestione delle dinamiche: nulla è eccessivo, nulla è lasciato al caso. Le chitarre alternano texture morbide a leggere increspature di distorsione, mentre basso e batteria mantengono una presenza costante, quasi ipnotica, che accompagna l’ascolto senza appesantirlo.



La voce, eterea e scorrevole, si inserisce come un ulteriore strato emotivo più che come un elemento dominante. Non impone, non forza: fluttua sopra l’arrangiamento con naturalezza, contribuendo a quella sensazione di sospensione che caratterizza l’intero brano. È una scelta che rafforza il lato più intimo della traccia, senza scivolare nel melodramma.



Slow Dancing riesce così a essere sentimentale senza diventare fragile, tecnica senza risultare fredda. In chiusura, ciò che resta è un’impressione astratta ma chiara: la traccia sembra muoversi come un lento flusso continuo, un momento dilatato nel tempo che invita ad abitare il presente, lasciando che il suono parli da sé, senza bisogno di spiegazioni.




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