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The Orion Smith Experience “Desert Flower” - Progressive rock oltre i confini musicali



L’ultimo singolo di The Orion Smith Experience è Desert Flower: una traccia dall’atmosfera celestiale-cosmica con un background etereo e suoni distorti fanno di essa una canzone unica, fuori da ogni schema.

I suoni innovativi, avveniristici, a tratti estranianti, trasportano direttamente in un’altra dimensione



Atmosfere psichedeliche e spaziali

Dalle terre desolate del deserto della California meridionale, Orion Smith suona, scrive e registra tutte le canzoni. Con una pletora di diverse influenze musicali e background, Orion canalizza tutte le vibrazioni e le tecniche per ottenere un suono che ha avuto origine da una lunghezza d'onda cosmica. Dai riff rock pesanti all'atmosfera psichedelica, spaziale e tutto il resto. L'esperienza di Orion Smith tocca tutte le basi sonore e non lascia nulla di intentato.

Il suo progressive rock oltrepassa confini musicali e lirici inesplorati, una zona in cui tutto è possibile, dove sogno e realtà si fondono diventando indistinguibili: una musica trasposta nell’etere in un luogo non ben definito, dove si posa una barriera sonora fatta di suoni sperimentali con linee di basso e chitarre elettriche che rimbombano giocosamente tra di loro e creano un effetto acustico dirompente.

Le canzoni di Orion Smith hanno una presa molto forte sull’ascoltatore: segnano un’esperienza ipnotica, allucinatoria che spesso assume toni mistici. Lasciarsi trasportare ad alto volume dai suoni claustrofobici e dai labirinti sonori alienanti, spesso culminanti in travolgenti assoli, è una delle sensazioni più fantastiche e allo stesso tempo sconvolgenti che si possano provare.

Lo straordinario talento strumentale e compositivo va di pari passo con un’invidiabile abilità vocale. Una voce anch’essa claustrofobica condita con chili di riverbero; una voce atmosferica che preserva quel senso di mistero e d’ignoto attorno alla sua musica.

Desert Flower

L’ultimo singolo di The Orion Smith Experience è Desert Flower: una traccia dall’atmosfera celestiale-cosmica con un background etereo e suoni distorti che fanno di essa una canzone unica, fuori da ogni schema. I suoni innovativi, avveniristici e a tratti estranianti trasportano direttamente in un’altra dimensione.

Desert Flower con la sua aura spaziale evoca paesaggi sonori inimmaginabili, ricalcandoli con suoni di chitarre amplificate.

Le sue influenze psichedeliche trascendono dalla dimensione fisica abbracciando quella metafisica, e in ogni passaggio del brano, ricco di idee interessanti e sperimentazioni strumentali, si ha la sensazione di trascendere dalla mondanità.

La parte vocale di Desert Flower è breve e occupa la fase centrale della canzone per poi lasciare spazio allo strumentale, aprendo le porte alla contemplazione dell’ascoltatore.

Quello di Orion è un cantato con effetti vocali che si addicono ai suoni eterei del brano: l’insieme riproduce un’atmosfera rarefatta che fa di Desert Flower un pezzo assolutamente originale.

Il testo del brano si presta a varie interpretazioni, è impossibile capirlo senza situarlo nel contesto musicale in cui si esprime.

È un testo profondo, che può significare un amore terreno o un qualcosa di più, e si sa che con Orion si va a toccare l’inesplorato, anche la sua lirica è infatti senza limiti come la sua musica:


“Don't wanna let you go

I guess the truth is out

Baby you know I'd give you worlds and outer space

It's good we took it slow

But now we only shout

I think it's time I'd given you your space”

“Non voglio lasciarti andare

Immagino che la verità sia fuori

Tesoro, sai che ti darei i mondi e il cosmo

È un bene che l'abbiamo presa con calma

Ma ora gridiamo soltanto

Penso sia ora di darti il tuo spazio”

Non molte parole, parole criptiche che celano un qualcosa di indefinito afferendo a spazio e verità, e chissà che Orion non ricerchi una verità suprema cui può venire in contatto solo con la sua musica inebriante.



 



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