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Soft Siren "Too Far Gone" - Cinematica e malinconica

  • Immagine del redattore: Sonia
    Sonia
  • 3 mag
  • Tempo di lettura: 1 min

Soft Siren è una band dream pop emergente nata a Los Angeles dalla collaborazione tra Sidewalks and Skeletons e Cashforgold. Ispirati da icone come Cocteau Twins, Mazzy Star e Lana Del Rey, intrecciano con eleganza bellezza eterea, malinconia profonda e un fascino cinematografico. Il loro sound, sospeso tra shoegaze, trip-hop e psych rock, è al tempo stesso ipnotico e sognante. Voci delicate e vaporose, avvolte da riverberi densi, si fondono con tessiture chitarristiche ricche e stratificate, regalando alla band un'aura nostalgica e seducente.


Il nuovo brano, "Too Far Gone", uscito il 2 maggio, è un'incursione cinematica e malinconica nel trip-hop moderno. Con un'energia da femme fatale: sensuale, ipnotica, pervasa da una nostalgia noir, una chitarra baritonale e inquieta, un basso fluido e un loop di batteria downtempo che costruiscono l'atmosfera, mentre le voci, eteree e sognanti, si librano tra echi analogici e riverberi morbidi. Il pezzo, fumoso e inebriante, fa parte della colonna sonora di un film inedito di prossima uscita con Lindsey Normington (Anora).


Con Too Far Gone, i Soft Siren fondono lo psych-soul incentrato sulla chitarra con l'oscurità magnetica del trip-hop anni ’90, richiamando nomi come Massive Attack, Portishead e Zero 7. Il risultato è un brano che suona al tempo stesso nostalgico e contemporaneo e con una produzione atmosferica.






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