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Malin Pettersen "Cry if I Want To" - Abbracciare la vulnerabilità


Cresciuto da un padre musicista country e una madre che amava profondamente il jazz, Malin Pettersen è cresciuto circondato dalla musica. Quelle prime influenze e le storie dietro di esse l'hanno portata alla cultura e alle arti americane, inclusi folk e bluegrass. Famoso per il suo impegno per l'innovazione, Pettersen abbraccia con entusiasmo il panorama in continua evoluzione della musica, godendosi l'emergere di nuovi suoni e tendenze. Traendo ispirazione dalle melodie emozionanti degli anni '90, infonde abilmente la sua prospettiva unica con un tocco moderno, scavando senza soluzione di continuità in una miriade di tane di conigli musicali dove fanno la loro apparizione sia l'hip-hop che le chitarre della sua infanzia.


Nel 2009 ha formato la popolare band country Lucky Lips, che ha trovato rapidamente successo con la coinvolgente miscela di elementi folk tradizionali con un tocco moderno, partecipando persino all'Eurovision Song Contest nel 2013. Spinto dal successo dei Lucky Lips, Pettersen ha pubblicato il suo primo album solista "References Pt. 1" nel 2018, ottenendo ampi consensi dalla critica e persino uno Spellemann Award (Grammy norvegese). La comunità creativa molto unita che ospita Nashville continuava a chiamare Pettersen. Quei pellegrinaggi negli Stati Uniti hanno portato alla creazione di "Alonesome", il suo potente mini-album del 2019. Quell'uscita le è valsa le lodi di Rolling Stone Country, Paste, Billboard e altri. Con solo la sua voce e la sua chitarra, il progetto ha messo in mostra sia la voce emotiva di Pettersen che la sua scrittura esperta, catturando le meravigliose complessità delle emozioni umane.


In una perfetta collaborazione con l'artista Bergljot Bjella, il suo nuovo singolo Cry if I Want To esprime esattamente come suona: abbracciare la vulnerabilità che deriva dal nutrire le tue emozioni. Incoraggiando l'autenticità emotiva, sfida lo stigma che circonda le lacrime, ricordando a tutti noi che va bene cercare conforto in un'esperienza umana condivisa. Con sincera introspezione, intraprende un dialogo interno, tessendo un arazzo di scoperta di sé e resilienza, ispirando gli ascoltatori a confrontarsi con le proprie emozioni ed emergere più forti. Con Bergljot, la cui voce risuona con la sua visione, danno vita alla sua visione: un'artista più giovane in una fase diversa della vita, con un timbro che si abbina magnificamente al suo. Insieme, elevano la seconda strofa, aggiungendo un incantevole strato di armonia alla narrazione.



 



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