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Immagine del redattoreSonia

Laura Wolf "Calligraphy and Calculations" - Synth e momenti


La produttrice, violoncellista e cantante Laura Wolf separa i generi e li ricuce insieme; il risultato sono i suoi caratteristici arrangiamenti chamber pop stravaganti, ricchi di deliziosi sound design giocosi, frammenti orchestrali, campioni industriali e voci intime.


Il progetto solista di Laura è un parco giochi per la sperimentazione e la produzione casalinga. A volte saturi di violoncello, spesso guidati da sintetizzatori e batteria, i suoi collage pop abbracciano sempre sound design glitchati, frammenti orchestrali e voci più leggere dell'aria. Le sue esibizioni dal vivo, un'esperienza visiva oltre che uditiva, fondono sperimentalismo analogico, digitale e stravagante.


Nel 2019, dopo essere stata costretta a letto da un intervento chirurgico intestinale d'urgenza e sulla scia dell'annullamento di un tour e del trasferimento attraverso il paese, Laura è stata costretta a reinventare la sua identità musicale di artista che si esibisce in modo autonomo. Per la maggior parte dell'anno successivo ha trascorso ogni momento nella soffitta dei suoi genitori (trasformata in uno studio di registrazione improvvisato) imparando registrazione e produzione elettronica.


Il nuovo singolo Calligraphy and Calculations inizia con un sample di un riff di clarinetto inviato a Laura da un'amica durante un periodo in cui piangeva la recente perdita della nonna. Laura rimase affascinata dalla pagina wikipedia di Kane Tanaka, la (allora) persona più anziana in vita, che elencava i suoi passatempi preferiti come "calligrafia e calcoli". Da lì ha costruito un composto di synth di violoncello, clarinetto e campioni vocali così come un mondo onnicomprensivo guidato dal ritmo per contemplare sia i momenti banali della vita sia quelle abitudini che tengono accesi.


Il prossimo album "Shelf Life", in uscita il 2 giugno, cattura l'ultima istantanea dell'evoluzione di Laura da musicista classica a produttrice elettronica. L'album, principalmente autoregistrato nel 2020 nell'attico dei suoi genitori e nel suo appartamento, riguarda la vita dopo il trauma e cosa fare col decadimento con cui abbiamo a che fare. Dalla sua tavolozza sonora ai suoi testi, "Shelf Life" è un graduale scioglimento della sinergia tra fonte originale e campione manipolato. Dopo aver trascorso l'ultimo anno viaggiando attraverso il folklore familiare e i test genetici, Laura ha scritto questo album come un modo per piangere la nonna materna e affrontare la malattia genetica.



 



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