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  • Immagine del redattoreEmanuele

Icy Narco “Stress” - Abbagliante fusione rock, pop e hip-hop


L’ultima di Icy Narco, Stress, segna una tappa importante di un processo evolutivo che porta l’artista americano ad affacciarsi in maniera decisa nella scena pop, pur non smarrendo la portata originaria della sua musica. In questo brano pop rock, Icy esprime il disagio interiore di un'intera generazione.



Molto più di un rapper


Icy Narco è un talento ventiduenne della Florida che ha letteralmente “sfondato” con la sua musica frizzante e avveniristica, raggiungendo una popolarità impressionante in rapporto alla sua giovane età.

Il giovanissimo cantante americano può infatti vantare milioni di ascolti su Spotify per alcuni suoi brani. È il caso di Link, che ha oltre 5 milioni di ascolti, Numb & Frozen che supera gli 8 milioni e Hit the scene, la canzone più ascoltata in assoluto con ben oltre 18 milioni di ascolti. Sono numeri assolutamente straordinari, da rockstar, che testimoniano l’enorme potenzialità di Icy, già pronto a collocarsi nel Gotha della musica internazionale.

Nel suo repertorio vi sono tante diverse culture musicali che vanno a sancire uno stile enormemente versatile. Difatti, sebbene Icy Narco sia eminentemente un artista rap hip-hop, sarebbe riduttivo e per certi versi ingeneroso inquadrarlo unicamente all’interno della scena hip-hop.

Icy infatti è molto di più: la sua è una musica d’avanguardia permeata di sounds futuristici, in cui beat e sintetizzatori si fondono con sonorità ispirate dal rock al R&B. Pur nella sua trasgressività orientata verso un’impronta trap, Icy riesce a mantenere una linea melodica piuttosto ballabile che talvolta sconfina in uno stile pop, riuscendo così a creare un universo simbolico, musicalmente polivalente, pieno di influssi moderni che hanno del visionario. È questa sua unicità nell’attingere a più forme a distinguerlo nettamente da artisti del genere che hanno un approccio più commerciale.


Il gusto della provocazione


I suoi videoclip sono caratterizzati da luci intense che fanno da contorno a raffigurazioni di immagini anticonvenzionali in cui al centro, in maniera iconografica è sempre presente Icy, quasi sempre protagonista dei suoi video.

Il più delle volte calato in un'atmosfera visivamente surreale che dà un senso di trance allucinogena, o in ambienti claustrofobici circondato da lusso e donne hot che danzano attorno alla sua chioma blu: una narrazione fedele all’immaginario del rapper bello, ricco e famoso, circondato da belle donne.

Certamente, da quello che traspare nei video, Icy è un personaggio controverso a cui non manca il gusto della provocazione.

Una svolta creativa protesa a sperimentare nuovi sounds

Il suo più recente singolo Stress è una hit fusion pop rock tagliente, destinata a spingere l'evoluzione artistica di Icy Narco in prima linea nella cultura pop.

Se in precedenza Icy aveva optato per una musica decisamente trap, nell’ultima traccia sembra virare verso sonorità classificabili come alternative rock.

Quella che sembra essere a tutti gli effetti una svolta evolutiva gli consente comunque di non snaturarsi, né a livello tecnico, in quanto le strofe rimangono rappate, né per quanto concerne la filosofia dell’artista: Icy infatti non perde quel pizzico di follia e sregolatezza che lo contrassegna dall’inizio della sua carriera.

La “cattiveria” del ragazzo arrabbiato, il suo tagliente grido di ribellione è ancora più forte di prima ed ora assume un sapore rock che gli conferisce vagamente l’aura della rockstar bella e dannata.

Che Stress sia una canzone diversa da tutte le altre lo si capisce subito dall’intro, dominata dalla chitarra elettrica, e in seguito la voce calda di Icy si inserisce nel frastuono. Non è propriamente una voce rock, ma comunque molto piacevole, impreziosita da sottili backing vocals.

La struttura compositiva è certamente diversa dai suoi successi precedenti come Link e Hypocrites, e si allontana anche dallo stile gangsta di #RONNYJIKILLEDTHIS, ricorrente nei lavori del cantante americano.

Tuttavia non si discosta del tutto dalle produzioni antecedenti; Stress va visto infatti più che come un punto di rottura, come una maturazione di un processo evolutivo in cui possono coesistere generi apparentemente distanti tra loro come il rock l’hip-hop e il pop.


Disagio giovanile nell’epoca del nichilismo

Anche il testo rimane un testo alla Icy: diretto, tagliente, che non ha paura di raccontare scenari di vita dura e controversi:

“You stole my patience, but I won't overthink it too much

It's sucks, but I think the worst part is I'm holdin' up the weight for two hearts

So if you see me in the city, you should stick to your ways

Like I'm dead, better off without your mess

Callin' up, I call you stress”

“Hai rubato la mia pazienza, ma non ci penserò troppo

Fa schifo, ma penso che la parte peggiore sia che sto reggendo il peso di due cuori

Quindi se mi vedi in città, dovresti rimanere sulle tue posizioni

Come se fossi morto, meglio senza il tuo casino

Callin' up, ti chiamo stress”

Icy sembra raccontare la fine di una relazione, ma a ben guardare, Stress può essere interpretato come una lotta per affrancarsi da una condizione interiore tormentata che esprime un disagio ben radicato in un'intera generazione. Icy si fa quindi portatore di tematiche mai abbastanza sviscerate o spesso affrontate con troppa superficialità, come quella del disagio giovanile in un'epoca estremamente nichilista come la nostra.

Nel passaggio che segue questa manifestazione si fa ancora più chiara:

“Fight every night, drowning ourselves in codeine

Come back to life, but wakin' up with a nose bleed, yeah

Can't find my soul”

“Combattere ogni notte, affogandoci nella codeina

Tornare alla vita, ma svegliarsi con il sangue dal naso, sì

Non riesco a trovare la mia anima”

Come in altri versi della canzone vi è un esplicito riferimento a sostanze stupefacenti, il che sembra rappresentare l’unico antidoto nei confronti di un mondo spietato e completamente apatico soprattutto verso i più giovani, che sono travolti dalla labilità di un futuro che produce un’inevitabile mancanza di senso e di scopi.

Per cui per sopperire a questa sofferenza, affogarsi nella codeina diviene un ottimo anestetico, e trovare la propria anima in una società che tende a ridurre tutto al nulla è pressoché impossibile, dal momento che l’utile ha definitivamente sconfitto e relegato ai margini tutto ciò che non serve al sistema, e quindi anche l’anima.




 




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