top of page
  • Immagine del redattoreEmanuele

Domenico Bini - Il cantastorie del web


Intervista a Domenico Bini, cantautore rock estremamente prolifico divenuto famoso su YouTube grazie alle canzoni genuine e dirette



Da Il Vulcano fino agli oltre 100.000 iscritti su YouTube


Di seguito l’intervista al cantautore rock di Trani, Domenico Bini. Musicista autodidatta diventato famoso sul web grazie alle sue prime pubblicazioni, in particolar modo grazie a Il Vulcano.

Artista straordinariamente prolifico che ha composto più di ben 4000 brani. I suoi testi semplici, seppur schietti e diretti, abbinati alla sua empatia nei confronti del prossimo, gli hanno permesso di arrivare con facilità nella mente e nel cuore delle persone, sfondando la soglia dei 100.000 iscritti sul suo canale youtube.


Intervista a Domenico Bini

Vivendo in Inghilterra abbiamo da poco scoperto la sua musica, e ci ha incuriosito molto la sua storia e il suo successo sul web. A cosa pensa sia dovuto?

Devo molto ai miei fans che mi hanno ascoltato e a poco a poco sono sempre aumentati, mi hanno sempre seguito fin dalle prime canzoni, mi hanno stimolato e mi hanno fatto arrivare a ricevere la targa d'argento per aver superato i 100mila iscritti su YouTube.

Ci racconti come è nata la sua idea di pubblicare su YouTube.

Beh, è cominciata da quando mio nipote mi ha fatto il primo account, perché non ero pratico, poi ho imparato e sono diventato più autonomo, e una volta imparato ho proseguito sempre da solo.


E dopo successi come Il Vulcano o UE, com'è cambiata la sua vita?

Sono molto soddisfatto di quello che è successo con questi brani come "Il Vulcano", "Shana Wana", "UE". La mia vita è cambiata perché ho acquistato più fiducia nella musica che amavo già da tempo, infatti ho iniziato a suonare a 16 anni, il successo mi ha stimolato ancora di più ad amarla.

I suoi testi sono molto genuini, e una nostra curiosità è se questi testi siano scritti o improvvisati.

Alcuni sono improvvisati e altri sono scritti, dipende da quello che mi propongo di fare a seconda di quando voglio comporre. Ad esempio nel CD “Amico Cielo” i brani sono tutti scritti, nel CD di “Io Ci Sarò’” idem, poi ci sono molti testi improvvisati, tipo “UE”, anche “il Vulcano”, lo feci di getto e venne bene, poi andai a Cava dei Tirrenia e incisi il disco, e da lì scoppiò il boom, diciamo.

Notiamo spesso un velato pessimismo nelle sue liriche, nei confronti del mondo e della società. Crede che le sue canzoni possano fungere da rivoluzione culturale? Ovvero, dato che tanti giovani la seguono su YouTube, pensa ci possa essere una rinascita grazie alla sua musica?

Io cerco di stare in mezzo a tanti artisti che ci sono, non penso che possa nascere una rivoluzione dalla mia musica. Non sono pessimista, potrei sembrare pessimista ma non lo sono, avendo radici cattoliche credo nella bontà della società, nelle istituzioni, nel prossimo e soprattutto amo il prossimo, ecco perché mi viene facile esprimermi ai miei fans e a chi mi vuole ascoltare.


Volevamo parlare di qualche canzone sua in particolare. Per esempio, in una canzone di 8 mesi fa, Mi Dicono Sempre, c'è una sorta di sfogo nei confronti dei suoi haters, che l’accusano di monotonia musicale. Crede che questo sia dovuto al fatto che il pubblico sia abituato a troppo conformismo, soprattutto con la musica pop di oggi?

Non è stata una frecciatina verso qualcuno. Quella canzone l’ho scritta perché a me piace variare tra tanti temi, e siccome avevo in mente di fare una canzone così perché volevo esprimere più che altro l’essere me stesso, ho composto “Mi Dicono Sempre”. Ma non era in alcun modo una frecciata verso un certo tipo di pubblico.


Un’altra canzone che ci ha colpito, invece, è Donna Ignorante, che fa parte di una serie di canzoni su figure femminili, e quindi ci siamo chiesti se, appunto, esprimano un trascorso doloroso dal punto di vista sentimentale.

Nella mia vita sentimentale c'è stato il bello e il cattivo tempo, ”Donna Ignorante” è stato un testo improvvisato, come anche le canzoni che ho fatto contro il femminicidio e canzoni in cui ho scritto che le donne sono angeli e che non vanno toccate.


Abbiamo cercato di capire a quale grande artista si ispiri, e siamo giunti alla conclusione che alcuni suoi tratti vocali ricordano quelli di Lucio Battisti, mentre la musica spesso richiama i famosissimi Slipknot, ma a volte anche gli Iron Maiden. Questi nomi rappresentano un qualcosa per lei? Ci sono anche altre influenze?

Sì, io ho sempre ritenuto che gli Iron Maiden siano i primi e siano i più forti per quanto rigurada l'heavy metal. Lucio Battisti mi è sempre piaciuto molto, in effetti molti mi dicono che la mia voce è addirittura quasi simile alla sua.


Per concludere questa breve intervista, volevo chiederle come vede il suo futuro d’artista su YouTube, o se vuole fare anche altro.

Io continuerò a fare quello che faccio, sono soddisfatto così, mi piace che i miei fans mi seguono, hanno pazienza, ascoltano, mi danno soddisfazioni; la soddisfazione più grande me l’hanno data loro con questa targa, poi ho vinto anche un altro premio: sono stato premiato a Brescia con il Premio Web 2020. Spero di continuare a poter scrivere per i miei fans e per la voglia che ho di suonare, di cantare e di comporre, perché la musica la studio anche per conto mio e continuo sempre su questa strada.


Se volete ascoltare la versione audio dell'intervista cliccate sul link qui sotto:




 



bottom of page