L’ultima di Siavash Fathi, Floating Points, è una traccia neoclassica in cui perdersi completamente tra le note del piano, suonato con una leggiadria unica. Un paesaggio sonoro senza tempo e senza luogo dove la musica inevitabilmente va a fondersi con gli stati d’animo e i sentimenti dell’ascoltatore, andando a plasmarli fino a stimolare in esso una riflessione.
L’arte come valorizzatrice del mondo e di se stessi
Siavash Fathi è un compositore e produttore polistrumentista iraniano/canadese che si avvicina alla musica con una mente matematica e un'anima filosofica. Considerando le sue composizioni come metafora e modello di vita, crede che attraverso la musica comprendiamo meglio il nostro universo e le nostre stesse vite. Cerchiamo il sublime attraverso la nostra arte. È la creatività che migliora il nostro mondo, e a sua volta migliora noi stessi.
Le sue opere includono musica neoclassica, sperimentale, elettronica e oltre. Le sue opere meno classiche sono ispirate da artisti del calibro di Yann Tiersen, Nils Frahm, Ólafur Arnalds. Mentre aspira a scoprire nuovi paesaggi sonori, prende in prestito alcune idee fondamentali da serialisti, minimalisti e pionieri della musica elettronica.
Riflettere su se stessi e sulla vita
La sua ultima pubblicazione Floating Points è una traccia neoclassica in cui perdersi completamente tra le note del piano, suonato con una leggiadria unica.
Un paesaggio sonoro senza tempo e senza luogo dove la musica inevitabilmente va a fondersi con gli stati d’animo e i sentimenti dell’ascoltatore, andando a plasmarli fino a stimolare in esso una riflessione.
Floating Points con la sua atmosfera sognante, rilassante ma carica di drammaticità, è un catalizzatore esistenziale che permette di fare esperienza del proprio sé più profondo in rapporto alla vita.
Ne esce una melodia fluttuante, leggera, dalla natura introspettiva così ben composta che va a costituire una sublime poesia sonora.
Ed è proprio da questo raggiungimento di sublimazione che muove la molla emozionale, che mette i brividi. Questo perché la musica di Siavash ha il potere di evocare, in maniera diretta o meno, sensazioni, momenti di vita e sentimenti che sono universali.
Floating Points in effetti è un invito ben riuscito, anche piuttosto intimo e coinvolgente, a fermarsi a riflettere su se stessi e sulla vita.
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