“Humanity” è un EP che racchiude un ampio bagaglio di suoni ed emozioni. Francois dimostra una straordinaria capacità di coniugare un ritmo ballabile, tipico della cultura centroamericana, alle emozioni più profonde. Merito anche della sua voce calda e ineccepibile nell'interpretare i sentimenti.
La musica nel cuore
Manu Francois è un polistrumentista, produttore e performer tra le altre cose, ma soprattutto un musicista nel cuore. Si addentra in tanti generi per il piacere della creazione e la sfida del costruire, ma il suo cuore creativo è nelle vibrazioni naturali dei più beati e belli. C'è qualcosa per tutti nel suo catalogo.
Nato a Saint Lucia nei Caraibi orientali, Manu ha potuto respirare musica sin dalla nascita poiché “allevato” da genitori musicisti.
All'età di tre anni Francois suonava già la batteria, oggi suona di tutto, dalla batteria al piano alla chitarra e nel suo repertorio può vantare composizioni in una vasta gamma di generi tra cui reggae, punk, rap, death metal e indie pop.
La svolta
Lo spaziare tra diversi generi così differenti tra loro dimostra la grande apertura mentale dell'artista di origini caraibiche, testimoniando che quando si ha l’arte dentro e la musica nel sangue, non esistono schemi austeri prestabiliti.
In passato Francois ha fatto parte di diverse band punk e poi death metal, ma la sua musica è in continua evoluzione e va di pari passo con le esperienze che più lo hanno segnato nella vita.
Un evento spartiacque che poi ha avuto ricadute nella sua carriera musicale è stato un viaggio attraverso tutta l’India nel 2010. Da lì è nato un approccio più meditativo sia nei confronti della vita sia nelle sue composizioni.
I lavori più recenti di Francois sono per lo più acustici e spesso da solista. La sua musica ha un'identità incredibilmente vera, genuina. Ascoltando un brano di Francois si sente subito come l’autore esprima autenticamente se stesso in modo del tutto passionale.
In effetti, nella sua opera è potente l’impronta emotiva dell’artista vissuto, una profondità che trafigge, una musica che colpisce alla testa e al cuore come solo l’arte con la A maiuscola sa fare.
Humanity: Autentico ed emozionante
“Humanity” è un EP che racchiude un ampio bagaglio di suoni ed emozioni. Tracce grezze ma ottimamente prodotte in cui le linee di chitarra acustica prevalgono dando un senso di piacevole naturalezza.
Una composizione che va a inserirsi nel suo vasto repertorio come EP acoustic-folk. I brani sono rilassanti, profondi, da lasciare sempre un retrogusto di nostalgia.
Francois ha una straordinaria capacità di coniugare un ritmo ballabile, tipico della cultura centroamericana, alle emozioni più profonde. Merito anche della sua voce calda e ineccepibile nell'interpretazione dei sentimenti.
Una voce non del tutto raffinata da un punto di vista tecnico, ma fortemente vera che giostra con strofe ottimamente melodiche.
Una melodia particolarmente ben riuscita è quella di No Other Home, una traccia che si distingue dalle altre per una ritmica ed una metrica originale. Un'escalation di tensione ritmica, favorita dalla tecnica del fingerpicking.
L’accompagnamento ritmico della chitarra e l’andatura ondulatoria che si manifesta nelle strofe prima del ritornello rendono questa traccia assolutamente memorabile.
Ma in generale tutti i brani dell’EP sono molto ben scritti con delle linee melodiche che oltre ad emozionare rimangono impresse nella mente.
Testi poetici
A parte trasmettere vibrazioni positive, Francois si dimostra cantautore maturo dotato di grande sensibilità; le sue liriche romantiche, profonde, da sognatore, fanno di lui uno dei cantautori più interessanti nella scena indie.
Tutti i suoi testi sfiorano, direttamente o no, ricordi ed esperienze comuni ai più, ed è forse per questo che le sue canzoni sono in grado di suscitare emozioni tali da mettere i brividi.
Le parole taglienti che scorrono su suoni dolci e rilassanti costituiscono delle vere e proprie poesie intrise di magia:
“The rain
Reminds me of our old house
Up on the hill and nooked in the trees
As a kid where the world out yonder seemed so magical, full of valleys and groves, sunsets and orchards
Before I grew to know the feeling of roads, subdivisions and trepidation
As a kid the rain came down.
I was listening to music on a CD player
The inspiration so new and deep
And the future it seemed so unknowable
That was before I grew to know the feeling of roads, subdivisions and trepidation”
“La pioggia
Mi ricorda la nostra vecchia casa
Sulla collina nascosta tra gli alberi
Da bambino dove il mondo là fuori sembrava così magico, pieno di valli e boschetti, tramonti e frutteti
Prima ho imparato a conoscere la sensazione delle strade, delle suddivisioni e della trepidazione.
Da bambino cadeva la pioggia
Stavo ascoltando musica su un lettore CD
L'ispirazione così nuova e profonda
E il futuro sembrava così inconoscibile
Questo prima che imparassi a conoscere la sensazione delle strade, delle suddivisioni e della trepidazione”
Da queste frasi estratte da Roads traspare la nostalgia per un tempo perduto, quello dell’infanzia; un tempo fatto di sogni, in cui aspirazioni e ispirazioni non sono “corrotte” da nulla, ma contano solo la voglia di sognare e di conoscere. Un rammento che finisce per essere commovente per la potenza sotto testuale e la magia del suono che la accompagna. Manu usa come bussola per i suoi ricordi la pioggia, che vista in profondità gli rievoca quel passato micro-mondo che non c’è più.
Un’altra traccia particolarmente toccante e profonda è Life is Here:
“The gentle swinging of the chair on the porch
The memory of all that’s passed and lost
You’ll always be here in my heart
When you notice that life is here
We were young
And on, we grow
The sun through the trees
The rain through the snow
Darling
Time does not tick
And a heart doesn’t break
We love for making of the love we can make
If you ever feel there’s not much more you can take
Just remember that life is here for you”
“Il dolce dondolio della sedia in veranda
Il ricordo di tutto ciò che è passato e perso
Sarai sempre qui nel mio cuore
Quando ti accorgi che la vita è qui
Eravamo giovani
E via, si cresce
Il sole tra gli alberi
La pioggia attraverso la neve
Tesoro
Il tempo non ticchetta
E un cuore non si spezza
Amiamo fare l'amore che possiamo fare
Se mai sentissi che non c'è molto altro che puoi sopportare
Ricorda solo che la vita è qui per te”
Brano nostalgico, per certi versi struggente, che parla di un amore profondo, sempre attraverso il ricordo e un qualcosa di perduto. Un ricordo vivido che causa sentimenti contrastanti, gioia nel riviverlo ma senso di vuoto dovuto alla perdita di determinati momenti. Ma alla fine, come in tutti i testi del polistrumentista, sopravvive una buona dose di ottimismo a voler rimarcare che niente è perduto ma solo in continuo movimento, per cui i momenti di oggi saranno i ricordi belli di domani.
Tracklist EP:
01 No Other Home
02 Humanity
03 Sing on
04 Roads
05 Life is Here
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