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Lynndigo "Creature" - Pensieri ingombranti e paure

  • Immagine del redattore: Sonia
    Sonia
  • 3 ago
  • Tempo di lettura: 1 min

Lynndigo è un'artista emergente di Austin, Texas, dal sound fresco e già distintivo. La sua musica è come un sogno ad occhi aperti registrato su vinile, o un viaggio notturno in auto con i finestrini abbassati e le luci della città che scorrono lente.


Il suo stile fonde il fascino nostalgico degli anni '80 con l'energia dell'indie pop e un tocco soul caldo e avvolgente. Synth brillanti, voci morbide come velluto e ritornelli che si insinuano dolcemente nella memoria: ogni brano è un piccolo universo emotivo dove ballare, riflettere o semplicemente lasciarsi andare. C'è grinta, delicatezza, un'ironia sottile e una sincerità disarmante.


Creature è il suo terzo singolo in assoluto uscito il 25 luglio, ed è anche una delle cinque tracce che comporranno l'EP di debutto, "Mini Monuments". La canzone è nata da un'esperienza concreta e curiosa: un ragno che aveva preso casa in un angolo della sua stanza e che, nonostante la paura, è rimasto lì per mesi.


Da questo piccolo episodio è sbocciata una riflessione più ampia sul modo in cui conviviamo con le nostre paure, con i pensieri ingombranti, con le ansie quotidiane che spesso ci limitiamo a osservare da lontano, troppo spaventati per affrontarle davvero. Col tempo, la traccia ha preso la forma di un racconto più profondo e universale, dove i mostri non sono sempre visibili, ma si fanno sentire.


Il suono è ipnotico, intimo, pieno di tensione trattenuta e dolcezza. Un invito ad ascoltare con attenzione, magari al buio, e a riconoscere quelle creature silenziose che abitano tutti noi.






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