top of page
  • Immagine del redattoreEmanuele

Luke Francis "Go Home" - Conflitto interiore


Il cantautore di Seattle Luke Francis naviga nel panorama emotivo con la finezza di un narratore esperto. Nato e cresciuto nella periferia di San Francisco, si è trasferito a Washington all'età di 19 anni ed è rimasto subito incantato dai suoni lussureggianti e dalla ricca eredità dell'indie folk del Pacifico nordoccidentale.


Nel 2019, un invito a suonare al Nowhere Else Festival di Cincinnati, lo ha portato sul palco con grandi americani come John Paul White (The Civil Wars) e Allison Russell. Poco dopo si è unito alla band Fretland, e ha trascorso gli anni successivi suonando e registrando con loro Americana music, vivendo in modo nomade ovunque gli permettesse di continuare ad affinare la sua arte di compositore: una tenda sul fiume Skykomish, una capanna di tronchi del 1800, le camere da letto degli ospiti di avvocati benevoli. Quando il programma del tour di Fretland si è interrotto con l'inizio della pandemia, la pausa ha fornito un lato positivo, spingendo Francis a iniziare a lavorare sulle canzoni che avrebbero costituito un progetto solista alla ricerca dell'anima.


Uscito l'11 aprile, Go Home è il secondo singolo dal disco di debutto di Luke Francis, registrato nelle zone rurali di Washington con Harrison Whitford (chitarrista di lunga data di Phoebe Bridgers) alla chitarra elettrica e Jordan Cunningham (Noah Gundersen, Medium Build) in coproduzione.


Scritto a Palm Springs, parla di una passeggiata strana e triste. Go Home si espande caldamente col suono di chitarre acustiche che gli danno un tono ottimista, ma che diventa anche malinconica per via del testo in cui c'è una buona dose d'introspezione, trattando il tema del conflitto interiore.



 



bottom of page