Ginger Winn "Socrates" - Semi per un futuro invisibile
- Sonia
- 9 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Nata e cresciuta in South Carolina, figlia di un fotografo e di una cantautrice, Ginger Winn ha iniziato a scrivere e cantare canzoni a nove anni e non ha mai immaginato di fare altro. Nonostante questo, per mantenersi ha lavorato come pasticciera per oltre tre anni: un impiego in cui eccelleva, ma che sentiva distante da ciò che davvero voleva offrire al mondo.
Circa tre anni fa ha cominciato a lavorare online come produttrice musicale freelance, collaborando con persone non del settore che volevano trasformare un'idea o un'emozione in una canzone, spesso da regalare. Il suo primo incarico arrivò da Tina Baione, il cui marito, Matthew, scriveva poesie intime che condivideva solo con lei. Tina, però, era convinta che quei versi non fossero solo poesie, ma vere e proprie canzoni, e che meritassero di essere ascoltati. Così pubblicò un annuncio per trovare una cantante in grado di trasformarli in musica.
Il nuovo singolo Socrates, uscito il 13 giugno, parla proprio dell'eredità invisibile che lasciamo dietro di noi. Ispirata a un'idea quasi filosofica, ovvero piantare semi per un futuro che non vedremo mai, la canzone riflette un momento di trasformazione personale: crescere, lasciare casa, trasferirsi in Sudafrica e sentire la mancanza della sua vita da mamma. È una meditazione su come siamo formati da chi ci ha cresciuto e su come, a nostra volta, influenziamo gli altri, anche in nostra assenza.
Il video musicale è stato girato su un ponte reso noto da diverse scene della serie Severance. Ginger è stata attratta dalla sua quiete inquietante, dalla sua capacità di racchiudere bellezza e mistero, proprio come il dolore, proprio come la canzone stessa.
Socrates è una riflessione su memoria, perdita e lasciti: un tributo a chi ci ha amati, a chi abbiamo amato, e a tutti coloro che hanno piantato semi che forse non vedranno mai fiorire; parla di quel tipo di amore che continua a vivere molto tempo dopo che se n'è andato.
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