Carpetman "You Will Never Know It" - Il brivido dell'avventura
- Sonia
- 10 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Carpetman è una figura enigmatica della scena musicale contemporanea, un giovane artista ucraino nato nel 1999 in Ucraina e cresciuto a Kiev, che ha saputo fondere la modernità della musica elettronica con le radici profonde del blues, del soul e dell'R&B. Sin da bambino, la musica è stata la sua lingua madre: tra influenze straniere, primi esperimenti sonori e una sensibilità fuori dal comune, ha iniziato a plasmare uno stile unico, personale e riconoscibile. La sua voce, capace di evocare tanto il calore dei cori gospel quanto la malinconia dei bluesman del Delta, è lo strumento principale con cui racconta storie di emozioni complesse e momenti sospesi.
Dietro una maschera fatta di un tappeto a motivi geometrici (simbolo delle tradizioni ucraine), Carpetman ha costruito un'identità che non si appoggia alla sovraesposizione, ma al contrario, alimenta il mistero. In un'epoca in cui tutto è ipercondiviso, lui sceglie di lasciare che sia la musica a parlare, proteggendo la propria vita privata e invitando il pubblico a connettersi con le sue canzoni in modo diretto e personale. La teatralità c’è, ma è sottile: un'estetica visiva curata, gesti e movimenti scenici che si intrecciano alla musica, trasformando ogni performance in un'opera multisensoriale.
Le sue influenze spaziano dai toni graffianti dei Kaleo alla fluidità elettronica di Elderbrook, passando per le atmosfere ipnotiche di Hippie Sabotage e la raffinatezza pianistica di Ludovico Einaudi.
Il suo brano You Will Never Know It, uscito il 2 agosto 2024, è un invito a entrare nel suo mondo interiore senza la pretesa di comprenderlo del tutto. Su una base minimale di chitarra pulita e un ritmo morbido e oscillante, l'artista canta con disarmante sincerità: un'ammissione di distacco e di libertà, il racconto di fughe romantiche in cui il desiderio d'avventura si intreccia con il bisogno di restare sé stessi.
Si tratta di una canzone avvolgente, sensuale e un po' misteriosa, che lascia soltanto intuire e che Carpetman spiega cosi: "Di nuovo nel bel mezzo di un'altra fuga romantica. Il brivido dell'avventura mi scorre nelle vene, eppure nutro un profondo affetto per la mia indipendenza. Marcio al ritmo del mio tamburo e mi godo la mia capacità di prosperare in modo indipendente. A volte, mi sembra che nessuno possa comprendere veramente la mia essenza".
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