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Vilde "Isle" - Un viaggio elettronico tra sogno e introspezione, dove ogni suono diventa emozione

  • Immagine del redattore: Emanuele
    Emanuele
  • 2 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Vilde, alias Thomas Savage, è un cantautore e artista di Melbourne, Australia. Subito dopo il diploma di scuola superiore, ha co-fondato un gruppo lounge-pop (Oh Mercy) con cui ha intrapreso un’intensa attività di tour. Dopo alcuni anni, all’età di 23 anni, si è trasferito a Brighton, nel Regno Unito, per formare la rock band Kins. Nel 2015, dopo numerosi tour, il percorso dei Kins si è concluso naturalmente.



A quel punto, vivendo ormai a Stoccolma, Thomas ha dato vita al progetto Vilde: un affidabile sbocco creativo per uno stile di vita così nomade. Da allora, Vilde ha pubblicato sei album mentre si spostava tra Stoccolma, Düsseldorf, Norwich ed Edimburgo., Nel 2025, Thomas è tornato alle origini, nella sua amata città natale di Melbourne, per scrivere e registrare il settimo album, Qualia at Odds, in uscita il 4 febbraio 2026.


Con Isle, Vilde continua a espandere il proprio universo sonoro, costruendo un paesaggio elettronico che respira, pulsa e si trasforma con naturalezza. La traccia si apre su panorami sonori piacevolmente irregolari, dove le tessiture sintetiche si intrecciano come onde luminose, alternando fluidità e tensione. I synth avvolgono con calore, sfumando i confini tra sogno e realtà, mentre la voce — morbida, vellutata, mai invasiva — scorre come un flusso costante, guidando l’ascoltatore attraverso questo spazio sospeso.



La produzione, pur mantenendo un impianto minimale, è ricca di dettagli microscopici che rivelano un grande senso del ritmo interno: piccoli battiti, riverberi che si espandono, frammenti di melodia che emergono e si dissolvono. Tutto sembra muoversi in equilibrio tra controllo e abbandono, precisione e spontaneità.



Sul piano emotivo, Isle evoca una sensazione di malinconica serenità — come trovarsi in un luogo isolato ma familiare, dove ogni suono sembra riflettere un pensiero o un respiro. È una traccia che non cerca di spiegare, ma di far sentire: un viaggio sonoro che esprime quiete, distanza e riconciliazione interiore.




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