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Astral Orange "Planet Bleu" - Sentirsi a casa

Immagine del redattore: SoniaSonia

Astral Orange è una band americana, di Phoenix, che riesce a fondere familiarità e originalità in un suono unico. Formata da Jon Gengle, Connor Pritchard e Sam Bohlman dopo il naufragio del loro progetto precedente, la band ha deciso di affrontare la creazione musicale con un approccio libero e senza schemi prestabiliti. A completare il gruppo sono poi arrivati Jack Uppling e Sarah Summer, che hanno aggiunto ulteriore profondità e ricchezza alle loro composizioni.


La scrittura degli Astral Orange è un processo artistico puro, paragonabile a un pittore di fronte a una tela bianca. Ogni brano è un mondo a sé, fatto di storie, atmosfere e concetti che prendono vita attraverso paesaggi sonori avvolgenti e melodie accattivanti. Il loro stile è in continua trasformazione, mescolando generi come pop, art rock, folk e soul in un modo fluido e naturale che sfida le etichette tradizionali.


La band ha già riscosso un grande successo con una serie di singoli e videoclip, che hanno guadagnato popolarità online. Il 17 gennaio hanno pubblicato un EP composto da sei tracce, il primo capitolo di un dramma musicale in più parti intitolato "War Admiral". Questo progetto dimostra la loro ambizione e il loro talento nel costruire narrazioni attraverso la musica.


Dal vivo, offrono esperienze cariche di energia e varietà, grazie alla loro capacità di combinare suoni e influenze diverse, esibendosi accanto a band di calibro nazionale come New Constellations e Moonwalker.


Il nuovo singolo uscito il 17 gennaio, Planet Bleu, ha un'atmosfera onirica, che combina sonorità eteree e arrangiamenti stratificati, creando un paesaggio sonoro che evoca immagini di vastità cosmiche e introspezione profonda.


La canzone mescola elementi di art rock e dream pop, con melodie vocali avvolgenti sostenute da una sezione ritmica ipnotica e linee di chitarra che sembrano fluttuare nell'aria. I sintetizzatori, utilizzati con maestria, aggiungono una dimensione spaziale al pezzo. Il testo esplora temi come la connessione con il mondo, l'alienazione e il desiderio di trovare un luogo – reale o metaforico – dove sentirsi a casa. La metafora del "pianeta blu" sembra rappresentare una fuga da una realtà caotica, una ricerca di serenità o un ideale di equilibrio che sembra sempre sfuggire. La voce di Sarah Summer, cristallina e ricca di sfumature emotive, trasmette con intensità questa ricerca, rendendo ogni parola vibrante e sentita.



 



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