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Larlin "Better On Screen" - Tra intimità reale e percezione filtrata

  • Immagine del redattore: Sonia
    Sonia
  • 20 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Nati a Brighton nel 2024, i Larlin uniscono introspezione lirica e intensità sonora in un'alchimia alt-rock moderna e tagliente. Guidati dalla cantautrice e voce principale Maryann Hoar, originaria di Sheffield, la band costruisce paesaggi emotivi sospesi tra malinconia e impeto, esplorando la vulnerabilità con uno spirito combattivo. Il loro suono prende forma anche grazie alla collaborazione con i produttori Lewis Foord (Wet Leg, LYRA, Conor Maynard) e Cameron Nesbitt (Lovejoy, James Marriott, Luna Blue), i cui stili differenti arricchiscono la produzione con sfumature complesse e una tensione sempre viva. Il risultato è una musica densa, viscerale, che parla a chi pensa troppo e sente tutto, a volume alto.


Il 20 giugno è uscito Better On Screen, nuovo singolo che affronta il paradosso emotivo tra intimità reale e percezione filtrata. Il brano racconta il fascino ambiguo della distanza, la sicurezza di legami osservati attraverso lo schermo, dove tutto appare levigato e sotto controllo. Ma dietro quell'immagine si nasconde il disordine autentico delle relazioni umane. Nata da una nota vocale distorta durante un momento di isolamento e autoanalisi, la canzone si è evoluta in un inno alt-rock cinematografico, costruito su chitarre ascendenti, una batteria pulsante e la voce di Maryann che alterna fragilità e determinazione. Registrata ai Salvation Music Studios di Brighton, incarna perfettamente il cuore della band: emotivamente diretti, sonoramente ambiziosi.


Il brano segna un'evoluzione coraggiosa per la band, che guarda già al futuro con un EP previsto per l'inizio del 2026. Intanto, i Larlin continuano a lasciare il segno nei live club di tutto il Regno Unito, tra set intensi e date di supporto, con l'obiettivo di conquistare anche il circuito dei festival estivi. La loro traiettoria è chiara: emozionare, scuotere, coinvolgere.






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